Vogliamo progettare cogliendo le opportunità, calcolando i rischi connessi,
sfruttando le nostre conoscenze per gestirli e prestando attenzione a ciò che ci circonda. Solo in questo modo quello che era all'inizio un sogno diventerà qualcosa di infinitamente più grande.
Realizziamo progetti immobiliari in grado di offrire ai clienti e al mercato un contributo alle sfide globali poste da urbanizzazione, cambiamenti climatici, scarsità di risorse naturali e innovazione tecnologica.
Le nostre scelte sono incentrate sulle politiche e sulle pratiche di responsabilità etica, sociale ed ambientale: miriamo a tutelare e a valorizzare le persone e l'ambiente, nonché il territorio su cui operiamo.
Vogliamo rigenerare territori, anche attraverso il recupero di siti dismessi, evitando il più possibile il consumo di suolo vergine.
Rigenerazione territoriale significa creare impatti positivi nelle aree locali, restituendo valore alle comunità, non soltanto come sviluppo economico ma anche sociale e ambientale, rinnovando zone che offuscano la bellezza della nostra terra e riconvertendo siti degradati o non più competitivi.
Il logo è composto da tre elementi, tre come i soci che compongono la società: l’arco, il cerchio e la linea.
L’arco rappresenta la casa, intensa non solo come elemento architettonico, ma come la base su cui fondare la famiglia e di conseguenza la società.
Il cerchio rappresenta la Terra, la natura come essenza di vita e la sostenibilità come obiettivo ultimo assieme alla progettazione circolare.
La linea vuole rappresentare il progetto, la progettazione come sviluppo dell’energia vitale interiore atta al raggiungimento di nuovi e sempre più alti obiettivi.
Il nome della società Demetra nasce dalla volontà di rendere centrale il concetto di ambiente e di promuovere il rispetto assoluto verso di esso.
Demetra, sorella di Zeus, il cui nome significa letteralmente Madre Terra, è la dea della natura, artefice del ciclo delle stagioni, protettrice della giovinezza. È la dea del grano e del raccolto e fu lei ad insegnare l’agricoltura agli uomini.
II più importante mito legato a Demetra è quello relativo alla sua relazione con la figlia Persefone. Persefone fu rapita da Ade, dio degli Inferi, che la portò nel suo regno. Demetra cercò la figlia per nove giorni e nove notti, senza mangiare né bere e invocando costantemente il suo nome. La vita sulla Terra si fermò e Zeus capì che se non fosse intervenuto, la razza umana si sarebbe stinta.
Per scongiurare questa eventualità, egli chiese ad Ade di restituire Persefone. Il dio degli Inferi inaspettatamente accettò la richiesta di Zeus, ma, prima di liberarla, fece mangiare alla ragazza sei semi di melograno. Infatti, una regola del Fato stabiliva che chiunque avesse consumato cibo o bevande degli Inferi fosse condannato a trascorrere lì l’eternità. Si giunse a un compromesso: Persefone avrebbe trascorso sei mesi agli inferi, uno per ogni seme mangiato, e altri sei mesi in compagnia di Demetra.
Così, da quel momento, quando madre e figlia sono di nuovo insieme, la terra rifiorisce e le piante crescono rigogliose, mentre quando Persefone è costretta a tornare nel mondo delle ombre, la terra torna arida e spoglia, scandendo l’alternarsi delle stagioni.
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